Fare uno di quei post lunghi, un po' complicati, molto tardoalescenziali.
Formato Moccia. Formato Jack Frusciante. Formato Holden Caulfield.
Con molte meno pretese, eh.
Vedi anche "post criptico che in due leggono fino alla fine".
Altrimenti detto "sfogo".
Ne avrei dannatamente voglia.
Mettermi a tavolino.
Magari con una penna stilografica.
Prendere un paio di fogli dalla stampante, chè sembra sempre di aver scritto tanto, se non ci sono le righe.
Spiegare a quei tre pazzi dalla incommensurabile pazienza come io mi senta.
Come sia possibile che in due giorni io creda di essere così profondamente cambiato.
Spiegarlo a me stesso.
Vedi anche "sicurezza".
Altrimenti detta "sentirsi bene".
Diceva Murakami. O meglio, un personaggio di Murakami.
Perchè è così imperativo per me scrivere? La ragione è semplice. Perchè per pensare a qualunque cosa ho bisogno di metterla prima di tutto per iscritto.
Vero. Tremendamente vero.
Ma tutto questo bisogno di pensare, io - al momento - non riesco ad averlo.
Non c'è tutto questo gran bisogno di pensare, quando si vive.
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