1 settembre 2010

This post is about you

E poi mi trovo a leggere delle righe.
Che sembrano d'addio. Che forse sono d'addio.
You're so vain you probably think this post is about you, avrebbero potuto concludersi quelle righe. Con una citazione un po' inflazionata, ma che ci sta sempre bene. Forse.
Forse.
Sì, sono così inutile da pensare che probabilmente quelle righe si riferiscano a me.
Perchè prima o poi le strade si dividono. Perchè gli amici non sono fratelli. Perchè, sì, forse è arrivato il momento di cambiare raccordo.
Forse era già arrivato tempo fa.
Credo che la nostra amicizia si trascinasse, stanca e appesantita, già da un po'. Già da tanto.
Forse.
Siamo andati avanti molto tempo per inerzia, per abitudine, per fare qualcosa. Anche quando il senso si era ormai perso.
Continueremo ad andare avanti, probabilmente.
Passerà la tua amarezza, passerà il mio rancore per la tua amarezza.
Forse.
O forse no.
Troppo tempo è passato dalla prima volta che ci siamo conosciuti. Una prima volta che nemmeno ricordo. Sono cambiate tante cose. Forse troppe cose.
Forse.
E' sempre stato un rapporto del "forse", il nostro.
Almeno per me.
"Forse questo non dovrei dirlo, se la voglio contenta. Forse questa canzone potrebbe piacerle. Forse è inutile proporle quel film."
"Forse dovrei dirle tutto ciò che sento".
Forse no.
Ho finito per decidere per il "forse no".
E non far finta che non sia così, anche tu hai finito per decidere la stessa cosa.
Ridere alle battutine su di noi, invece di ricambiare il mio sguardo da cane bastonato.
Non fare mai un passo avanti.
Adesso, amice, non possiamo andarcene via sbattendo la porta.
Come se ci sentissimo delusi.
Come se quella stupida, stupidissima notizia fosse caduta dal cielo, inaspettata.
Amice.
Forse non arriverai nemmeno a vederle, queste parole.

Stamperò il tuo post che credo parli di me. Lo metterò vicino a tutti i bigliettini di auguri, vicino ai biglietti del cinema.
Li leggerò quando avrò voglia di far finta di avere dei bei ricordi.
E mi mancherai.

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