29 aprile 2010

Frase del giorno

"Ma guarda come sei cresciuto!"

Mio fratello, che non mi vedeva da poco più di una settimana.

Hate parade - 29 aprile

1- Mourinho e tutta la retorica da "abbiamo buttato il sangue!" e "voglio i tifosi all'aereoporto!"
2- Brown, per la stronzata che ha fatto, e l'Economist, per l' endorsement dell'ultima ora
3- Le deadline accumulate
4- I tizi che hanno fatto pubblicare questa cosa qui
5- I feed del Guardian, maledettamente arancioni

Con formula solenne, pronuncio il mio odio - infinito e incommensurabile - nei vostri confronti. 

Mattoncini

Sì, lo ammetto, sono stato un fan di Travaglio.

Ho comprato per mesi l'Unità, solo per leggere i pezzi di Cugia e i suoi articoli. Ho visto Annozero solo per non perdere nemmeno un suo sorrisetto ironico, ed ero intimamente convinto che i fatti da lui riportati dimostravano che fosse la galera, l'unico posto ad essere adatto a certi personaggi. Da destra a sinistra, da Berlusconi a D'Alema.
Ho cominciato ad appassionarmi di separazione delle carriere, di prescrizioni e di altre 17000 cose di cui non capivo fondamentalmente una mazzuola bucata.
Ho letto "Regime", "Le mille balle blu", "Se li conosci li eviti".
Ho ascoltato una trentina di volte la sua intervista in quella meravigliosa trasmissione che era "Satyricon", anche perchè Luttazzi è stato un altro a segnare la mia preadolescenza.

Poi è successo qualcosa.
Non so quando, non so bene il motivo.


So solo che le battutine all'interno dei suoi interventi hanno cominciato a stancarmi, e che ho cominciato a ritenere stupido parlare sempre di prescrizioni e di separazione delle carriere. Per 15 minuti a settimana il giovedì, e per 24 ore su 24 negli altri giorni.
Ho smesso di comprare l'Unità prima, e "Il Fatto" poi.
I suoi libri sono finiti in un angolo dell'armadio/libreria della mia camera.

Perchè vi dico questo, oggi?

Perchè oggi Francesco Piccolo, sull'Unità ( lo stesso giornale su cui Travaglio ha pubblicato i suoi articoli per mesi ), ha scritto una cosa interessante, che esprime il mio pensiero su Travaglio e travaglismo meglio di quanto possa farlo io.

E vi consiglio di leggerla, ovviamente.

Ah, già che ci siete. C'è anche questa vignetta di Staino, per completare il quadro.

28 aprile 2010

Notizia

Brown ha fatto la stronzata.

Qualsiasi osservazione sull'effetto che una battuta del genere avrebbe scatenato in Italia non è fuori luogo, ma è meglio non rimuginarci su troppo, se non vogliamo farci del male.

Lettera al padre, F.Kafka

La "Lettera al padre" ha il pregio indiscutibile di presentare l'autore stesso come un personaggio.

E' sicuramente uno sfogo, dunque. Sicuramente un tentativo di razionalizzazione del rapporto di Kafka con quella figura così opprimente e sovrastante. Sicuramente un documento eccezionale per interpretare al meglio tutte le sue opere.

Ma è soprattutto una grandissima opera letteraria, capace - come tutte le grandissime opere letterarie - di sottrarti al tuo piccolo mondo, stupido e adolescenziale, e di trascinarti in universi fino ad ora sconosciuti.

Con la consapevolezza che, da quel viaggio, potrai portarti dietro qualcosa, e che, magari, alla fine, avrai capito qualcosa.
Anche relativamente al tuo piccolo mondo, stupido e adolescenziale.

27 aprile 2010

Recanati

L'ermo colle
Il brizzolato della guida
La Repubblica del Prof.
Le vittorie a scacchi
La lettera al padre
L'etimo di Recanati
Le cuffie, e il loro essere così inspiegabilmente... rotte
Lo zaino, rigorosamente giù
Le nove ore sull'autobus
I 274321 tag
I 274321 tag rimossi
Shining
Il mare, "blu di un blu che più blu..."
Le disquisizioni musicali con chi ti interrogherà tra una settimana o poco più
Il twitter all'alluminio
La genialità di quell'uomo, sempre che di uomo si possa parlare
Le ragazze addormentate
Bruce e Gerry a palla
"Ma la palla l'avete comprata?"
I nostri destini giocati a tressette

La consapevolezza che - bene o male - questa è stata la mia ultima gita scolastica.

Una delle migliori, forse.

26 aprile 2010

Daveblog impera

Ieri a Domenica 5 c'è stato un momento in cui la pupa Nora dava della cretina alla pupa Francesca Cipriani, Riccardo Poletti dava delle cretine a tutte e due, Flavia Vento a tutti e tre, io a tutti e 4 e la decenza a tutti e 5.

25 aprile 2010

Mai limite al peggio

I primi cinque posti dell'edizione 2010 del premio "Pirla nazionale 25 aprile":

5- I soliti fascistelli dell'occasione.

Nome:
25 Aprile...davanti agli assassini io non festeggio
Descrizione:
La liberazione per molte persone fu un occasione per far piazza pulita di persone,magari innocenti, che ti stavano sulle palle, accusandoli davanti ai partigiani di essere collaboratori dei tedeschi, e poi davanti all omicidio di un uomo, dei suoi amici, e della sua compagna, un festeggiamento mi sembra fuori luogo.
4- Il presidente della Provincia di Salerno, on. Edmondo Cirielli, e i suoi fantastici ammiratori
E' altrettanto doveroso ricordare il sacrificio dei giovani soldati degli eserciti alleati e, in particolare, degli USA e dell’Inghilterra, che si sono immolati in Italia e in tutto il mondo per l’affermazione degli ideali di libertà e di democrazia.L’intervento dell’America nella nostra terra ha sancito un’alleanza che ha garantito un lungo periodo di pace e di progresso economico e sociale, senza precedenti, ed ha salvato l’Italia, come l’Europa, dalla dittatura comunista. In questo quadro è nata l’Alleanza atlantica che ancora oggi è presidio di libertà e di democrazia e di difesa delle identità  nazionali.

3-  Il nostro amabile Presidente del Consiglio, che deve essersi dimenticato che questa è la festa della LIBERAZIONE, e non della "libertà". Del resto, l'aveva già detto.

2- I soliti quattro stupidi contestatori, tanto inutili da non vincere nemmeno questo inutile contest.

1- Giovanni Azzolini, sindaco di Mogliano Veneto. Quello che aveva deciso di sostituire "Bella Ciao" con " Il Piave mormorava".
La banda deve eseguire brani istituzionali e 'Bella Ciao' non lo è, non rientra tra gli inni nazionali'.

I vincitori riceveranno comodamente a casa un libro di storia delle superiori. Magari può servire.

La storia siamo noi

Di mio nonno, purtroppo, non ricordo molto.
Ricordo la sua disponibilità, i suoi occhi attenti e vivaci, la sua ispida barba di due giorni. Ricordo le litigate con il bisnonno per qualunque cosa, e il fatto che non parlava molto.
Mio nonno era un tipo strano, per i suoi tempi.
Fece studiare suo figlio, lo mandò all'università, comprò - in società - il primo trattore del suo paese, fu il primo a chiedere la consulenza di un agronomo.
Ricordo il suo dispiacere nel vedersi costretto ad un letto e le parole dette a bassa voce in quel maledetto Natale, mentre io - nell'immaturità dei miei 11 anni - leggevo Dickens.

Ma non è di questo che volevo scrivere.

Mio nonno non parlava molto, devo averlo già detto. E quel suo atteggiamento, soprattutto confrontato con l'espansiva loquacità di mia nonna, mi incuriosiva.
Perciò ogni tanto gli chiedevo qualcosa.
In uno di quei colloquii, riuscii a chiedergli se ricordasse i due mondiali di calcio, vinti da Pozzo e soci nel '34 e nel '38.
Lui rispose, in tono malinconino, che i mondiali non li ricordava. Ma la guerra sì. Quella, la ricordava benissimo.
Avevo 7 o 8 anni, allora, e non ci badai molto.
Poi passò un po' di tempo, studiai - credo alle elementari - la seconda guerra mondiale e gli chiesi di raccontarmela, dal suo punto di vista, come fosse una favola.
Mio nonno, che non parlava molto,  prese una sedia e si sedette.  Ne presi una anch'io e - mentre lui tagliava del pane e della salsiccia, cominciai ad ascoltarlo.

Raccontò che la casa in cui si trovavano era diventata un rifugio prima per alcuni soldati tedeschi e poi per degli inglesi, che gli inglesi erano ancora più bastardi dei tedeschi, che lui non aveva visto molte bombe ma facevano - me lo assicurava - tanta paura.
Raccontò che l'unico cibo disponibile era la pizza di granoturco e che aveva giurato di non mangiarne più fino alla fine della sua vita, se fosse sopravvissuto alla guerra.

Mio nonno, che non parlava molto, chiuse la sua narrazione con una storiella che probabilmente ricorderò per sempre.

Nell'aprile del '44, i soldati tedeschi che avevano occupato la nostra casa furono costretti ad andarsene, per ovvie ragioni.
Ce n'era uno, mi pare si chiamasse Karl o qualcosa del genere, con cui mio nonno era riuscito in un certo modo a stringere una sorta di amicizia.
Quel soldato, salutandolo, gli disse:
"Italia libera americana, Mussolini kaput, Hitler tra poco Kaput e andiamo tutti a casa."

Oggi è 25 aprile.
E se per me fino a 3 o 4 anni fa il 25 aprile era stato solo un giorno di vacanza coincidente con il mio onomastico, adesso capisco quanto sia importante.

Quanto sia importante ricordare quelle meravigliose persone che hanno permesso che l'Italia fosse " libera americana", che Mussolini fosse "kaput", che diedero un aiuto importante affinchè Hitler fosse "tra poco kaput" e che - soprattutto - hanno fatto andare via quel soldato tedesco e hanno liberato la nostra casa.

Dove per nostra casa - una volta tanto - intendo l'Italia.

24 aprile 2010

Frase del giorno

I polli che ci mangiamo sono pieni di ormoni femminili, per questo quando gli uomini li mangiano soffrono di deviazioni nel loro essere uomini.

Evo Morales, presidente della Bolivia

Umorismo inglese

Preso da qui

So what do Nick Clegg and Barack Obama have in common?

1. Both men have exotic middle names
Obama: Hussein
Clegg: William Paul

2. Both men had to defeat political giants to win party leadership
Obama: Hillary Clinton
Clegg: Chris Huhne

3. Both men grew up in a minor island overshadowed by major continent
Obama: Hawaii
Clegg: Britain

4. Both men troubled by smears and rumours
Obama: Secretly born in Kenya
Clegg: Secretly bought Ikea cake tin

5. Both men published inspirational works of literature
Obama: Dreams From My Father: A Story of Race and Inheritance
Clegg: Learning From Europe: Lessons in Education

6. Both men achieved notable 'firsts'
Obama: First African American president
Clegg: First party leader from Chalfont St Giles

7. Both men favour cutting-edge television drama
Obama: Likes The Wire
Clegg: Likes Morecambe and Wise

8. Both men admit to past dabbling with strong substances
Obama: "Pot had helped, and booze; maybe a little blow when you could afford it."
Clegg: "Peanut butter – I'm an addict! I will go to great lengths to find some if it is not actually readily available."

9. Both men are associated with prestigious accolades
Obama: Won 2009 Nobel peace prize
Clegg: Made video for 2008 British curry awards

10. Both men inspired by charismatic spiritual leaders
Obama: Rev Jeremiah Wright
Clegg: Paddy Ashdown

23 aprile 2010

Chè l'anafora è il mio forte ( cit. )

Tu che mi cerchi
Tu che mi conosci
Tu che di queste cose te ne intendi
Tu che il sabato è triste
Tu che costruisci muri immaginari
Tu che in qualche modo ci tieni
Tu che ti domandi perchè stia sempre in casa
Tu che mi chiedi come si chiama
Tu che mi credi un genio
Tu che mi credi un debole
Tu che mi ignori
Tu che non hai capito nulla
Tu che non hai mai saputo nulla
Tu che mi spii, tu che mi indaghi, tu che mi frughi
Tu che ti fidi, tu che non parli
Tu che mi fai sentire in colpa. Perennemente alla ricerca.

Tu, insomma.

Tu. Che cosa vuoi da me?

Vedi alla voce "Filmone"

22 aprile 2010

Impressioni a caldo

 1- I dibattiti devono finire alle 9 e mezzo. Ditelo a Santoro.
 2- I traduttori/doppiatori/interpreti/comediavolovoletechiamarli  hanno fatto pena e faranno sempre pena.
 3- I tre si sono chiamati per nome, e può sembrare una stronzata ma a me 'sta cosa piace.
 4- I tizi del pubblico sono dei clichè viventi, ma fanno simpatia.
 5- Qualsiasi tizio che parla inglese sarà sempre meglio di qualsiasi tizio che parla italiano.
 6- Passare da Clegg alla Carfagna fa male. Fa molto male.
 7- Clegg, comunque sia, è un po' troppo Obama per vincere.
 8- Cameron si sta incupendo. Ritrovarsi all'opposizione nonostante la maggioranza relativa farebbe paura anche a me.
 9- La legge elettorale inglese è abbastanza orripilante.
10- Un popolo che porta un partitino del 10% a giocarsi la vittoria sul filo di lana avrà sempre la mia stima.


Ah, dimenticavo. Per me l'ha vinta Brown, oggi.
Quell'aria da "Spostatevi, ragazzini, lasciatemi lavorare" ha pagato.

Qui si sta con Brown ( forse )

E' che uno si prepara da 2 giorni a vedere Civati, Renzi, Serracchiani e Bochino e poi ti capita di passare per qui e restare affascinato.

Pippo saprà aspettarmi fino a domani.

La diretta del confronto è su sky tg 24.

Qualcosa



Chissà cosa rimarrà, del suo intervento.
Probabilmente, solo i 27590 "Non vorrei far polemica" e la mano in tasca.

In ogni caso, Gianfranchino ha raggiunto un risultato.
E' stato veramente bello vedere Berlusconi non fare il solito discorso autocelebrativo con annessa folla esultante ma parlare, rispondere. Nervoso come poche volte l'ho visto.

Sperando - lo ripeto - che non si torni a votare.

La banalità e l'inutilità del resto dell'assemblea di oggi, poi, è descritta in modo perfetto qui.

21 aprile 2010

Quesito del pomeriggio

Kundera, Benni o Brecht?

20 aprile 2010

Segni divini

1- Il Real e le altre 29000 squadre eliminate prima delle semifinali
2- L'eruzione del vulcano
3- Il pullman
4- L'infortunio di Iniesta
5- Il rigore non dato a D.Alves
6- Il commento di Catersport
7- La sbananata di Snejider sul gol di Milito
8- Il gol in fuorigioco
9- Il recupero di Lucio su Piquet
10- L'infortunio a Maicon che ritarda un po' l'ingresso di Balotelli

Chissà quante puntate di Sfide ci faranno, sull'Inter di quest'anno.

Se ce l'ha fatta anche lei...

C'è post

L'articolo più interessante del primo numero ( sempre che di primo numero si possa parlare ) de "Il Post" è indubbiamente questo.
Il Presidente del Consiglio italiano ha pochi poteri, Silvio Berlusconi ne ha troppi. Il paradosso delle riforme istituzionali è tutto qui. È vero, come dice il Premier, che il primo ministro italiano non ha il potere che i suoi omologhi hanno in giro per il mondo, ma è pur vero che nessuna parte del mondo un premier accentra in sé tutti i poteri che accentra Silvio Berlusconi.

L'ha scritto Giovanni Floris, uno che di questi tempi sto incredibilmente rivalutando.

19 aprile 2010

Trainspotting

Innanzitutto una questione fondamentale: niente voglia di eroina, durante la lettura.

Per il resto, a me sembra che il tema principale del romanzo sia quello della scelta. Tra vita e morte, se vogliamo banalizzare. Tra amicizia e droghe, tra individualismo e società, tra assoluto e relativo.
Non è certo un caso che venga citato in più di un' occasione Kierkegaard.

Mi ha trasportato, ad ogni modo.
Anche se molti passi sono di non facile comprensione e - Begbie mi scuserà - 47 "cazzo" in due pagine sono davvero troppi.

La società s'inventa una logica assurda e complicata, per liquidare quelli che si comportano in un modo diverso dagli altri. Ma se, suppoiamo, e io so benissimo come stanno le cose, so che morirò giovane, sono nel pieno possesso delle mie facoltà eccetera eccetera, e decido di usarla lo stesso, l'eroina? Non me lo lasciano fare. Non mi lasciano perchè lo vedono come un segno del loro fallimento, il fatto che tu scelga semplicemente di rifiutare quello che loro hanno da offrirti. Scegli noi. Scegli la vita. Scegli il mutuo da pagare, la lavatrice, la macchina; scegli di startene seduto su un divano a guardare i giochini alla televisione, a distruggerti il cervello e l'anima, a riempirti la pancia di porcherie che ti avvelenano. Scegli di morire in un'ospizio, cacandoti e pisciandoti sotto, cazzo, per la gioia di quegli stronzi fottuti e egoisti che hai messo al mondo. Scegli la vita.  Beh, io invece scelgo di non sceglierla, la vita.

Hate parade - 19 aprile

1- Le lettere di presentazione, e il panico pre e post-scrittura.
2- Il torcicollo
3- I tessuti, le ossa, le striature, l'actina, la miosina, il derma, l'epidermide, il sottocute.
4- Roman Polanski. E se andrete a vedere L'uomo nell'ombra, capirete il perchè.
5- I "semplicemente".

Con formula solenne, pronuncio il mio odio - infinito e incommensurabile - nei vostri confronti.

18 aprile 2010

Chiamarsi Frattini

Dovrebbe solo scusarsi.

Pretenderà dei ringraziamenti.

Sì, Emilio.

Sarebbe stato davvero meglio stare zitto.

17 aprile 2010

Pensiero profondo della sera / 4

Ritrovarsi a monologare da mezz'ora sotto la doccia, in una sorta di trance shampistica, è qualcosa di impagabilmente rivelatore dei tuoi aggravati squilibri mentali.

16 aprile 2010

Frase del secolo

La mafia italiana risulterebbe essere la sesta al mondo, ma guarda caso è quella più conosciuta, perchè c’è stato un supporto promozionale che l’ha portata ad essere un elemento molto negativo di giudizio per il nostro paese. Ricordiamoci le otto serie della Piovra programmate dalle tv di 160 paesi nel mondo e tutta la letteratura in proposito, Gomorra e il resto

Silvio Berlusconi, presidente del consiglio italiano

Urca


Piacerebbe sapere cosa ne pensi il nostro metereologo di riferimento.


L'immagine è presa da qui.

Dialoghi scolastici

c.d.c. 1: Ricordati che marx è comunista ed è solo un'inutile e irritante perdita di tempo studiare il suo pensiero

c.d.c  2:  ed io ti vorrei ricordare che la professoressa STRAVEDE per Marx.. il che significa che, vuole saperlo alla perfezionee! -.-'''

c.d.c. 1:  Lo so ma fa niente io l'ho un pò studiato e non mi piace per niente..voglio vede che combina l'anno prossimo con il fascismo.. voglio proprio vede


Dove "c.d.c" sta per "compagno di classe", ovviamente.

15 aprile 2010

Due litiganti

Manca il terzo che goda, a meno che non sia lui.

Io spero solo che non si torni a votare.

Per il resto, fatevi più male possibile.

And still you waste

E' che certe volte ti capita di stare bene.
Il tempo di una serata, di un film, di un'ora di latino, di uno stupido commento a una stupida notizia trovata su un qualche stupido sito.
Stai bene.
O almeno, meglio.

Trovi un briciolo di senso nell'inseguimento ad un tempo che ti rendi conto di stare perdendo.
Ti capita di stare bene - dicevo - e di non avere la minima intenzione di cambiare, di fare, di agire.
Arrivi a pensare che - in un certo senso - quell'inseguimento abbia più valore del tempo stesso.
Pensi di stare migliorando, che il buio stia finendo, che la luce sia davvero più vicina di quanto avessi pensato fino a pochi istanti prima.

Il momento - quel momento - prima o poi arriverà.

Poi te ne accorgi.
Ti guardi dentro, e nello stesso tempo ti guardi indietro.
Ti riempi la testa di congetture, di supposizioni, di sovrastrutture. Di "avrebbe dovuto", "sarebbe potuto", "avrei voluto".
E ti svegli. Ti sveglia.
Ti guardi indietro, e capisci che forse il momento - quel momento - era già arrivato, e semplicemente non l'hai saputo sfruttare.

O forse - è ancora più probabile - il momento giusto non esiste.
Esistono momenti sbagliati, quelli sì.

Ma il momento giusto non esiste. E avresti dovuto capirlo prima.

14 aprile 2010

Ogni tanto qualche buona notizia

Anche loro fanno qualche stronzata, ogni tanto. Grazie a Maurizio, grazie a Niccolò, grazie a Denis, grazie a tutti i miei 42 eroi dello scivolone.

Come speravo, e come avevo detto qui, qualcuno si è alzato e l'ha detto chiaramente. Una vocina dall'Italia, ogni tanto?

Torna Waters, prima che sia troppo tardi.
E nonostante l'assolo di Comfortably numb non sia suonato più da Gilmour, nonostante alle tastiere non possa esserci Wright, nonostante la voce di Roger se ne sia andata via con l'età tanto tanto tempo fa, nonostante tutto - insomma-  io voglio andare a sentirlo. Io devo andare a sentirlo.

13 aprile 2010

Frase del giorno

Molti sociologi, molti psichiatri hanno dimostrato che non c'è relazione tra celibato e pedofilia e invece molti altri hanno dimostrato, che c'è una relazione tra omosessualità e pedofilia.

Tarcisio Bertone, segretario di stato vaticano


Sta diventando molto anti-clericale questo blog, ultimamente. Molto più del solito, almeno.  
Me ne rendo conto e me ne scuso, ma robe del genere fanno saltare sulla sedia. Punto.

Hate parade - 13 aprile

1- Chi non sa di cosa parla, perchè "i sordi non pensano" e "gli evoluzionisti CREDONO che..."
2- I morti diventati improvvisamente eroi
3- La disinformazione
4- Gasparri e le sue orribili e - quelle sì - vergognose dichiarazioni su Emergency.
5- I voti gonfiati. I miei voti gonfiati.

Con formula solenne, pronuncio il mio odio - infinito e incommensurabile - nei vostri confronti.

Couldn't care less

Ringo Starr si è dimostrato il gran figo che pensavo fosse.

Ieri l'Osservatore Romano aveva pubblicato un articolo che "riabilitava" i Beatles "nonostante" l'ormai famosa frase di Lennon, secondo la quale i fab4 erano più famosi di Gesù.

Beh. Ringo non ha apprezzato.

''Non era stato il Vaticano a dire che eravamo satanici e adesso ci perdonano? Penso che in Vaticano abbiano cose piu' serie di cui parlare che non dei Beatles'', è stata la sua risposta.

E da oggi Octopus's garden è il mio pezzo preferito. Assolutamente.


12 aprile 2010

Domanda


Ma voi siete convinti che la vignetta parli di Berlusconi?

11 aprile 2010

Frase del giorno

Le vittime degli aborti, angeli silenziosi, non possono parlare e non hanno giornali, ma assicuro che sono molte di più le vittime dell'aborto, rispetto a quelle di pochi preti pedofili che comunque meritano ogni condanna.

Monsignor Arduino Bertoldo, Vescovo Emerito di Foligno

Via Metilparaben

Peggio che da noi...

... solo l'Ungheria.

E' una giornata un po' così, per l'Europa dell'est. E' davvero una giornata un po' così.

10 aprile 2010

Pensiero profondo della sera / 3

Le giornate che vorrei veramente non vivere non sono quelle che iniziano male e finiscono peggio. Quelle - tutto sommato - sono sopportabili. A mezzogiorno ti ci abitui, capisci che l'unica cosa da fare è rintanarti nelle tue cuffiette e via così, fino alla cupa.

Le giornate che vorrei veramente non vivere sono quelle che ti illudono, ti buttano a terra e - dopo averti fatto rialzare di nuovo - ti danno la definitiva botta.

A misura di una mazza

Ieri, da rappresentante di classe premuroso e ligio al dovere quale il vostro umile bloggettaro modestamente è, ho dovuto armarmi di coraggio, spirito civico e una buona dose di pazienza per affrontare il consiglio. Il consiglio di classe.

Cos'è?
Domanda giusta, per chi è uscito dal liceo da più di un paio d'anni. Cito direttamente wikipedia, chè si fa prima e meglio.

Il consiglio di classe è un organo collegiale della scuola italiana, al quale partecipa il preside, il corpo docenti, due rappresentanti degli alunni e due dei gentori.

Detto questo, torniamo al nostro piccolo apologo.

Alle 5 esatte del pomeriggio, con una puntualità che - devo dire - ha stupito anche il sottoscritto, ero lì, nel cortile dell'unico Liceo Classico della nostra meravigliosa cittadina.
Sono entrato nell'edificio e ho chiesto con tono umile e dimesso se fosse effettivamente quello, il giorno in cui si riuniva il consiglio della II B.

Dopo aver ricevuto un simpatico grugnito di assenso da parte del bidello, ho salito le scale che conducono alla presidenza, e bussato sommessamente alla porta, accolto da professori chiacchiericcianti e dalla cavernosa voce del preside.

"Manca la tua compagna. Aspettiamo altri cinque minuti".

Ma la mia compagna non è arrivata, e si è cominciato.

Sono le 5:07 pm.

"Buonasera ai docenti e ai rappresentanti della componente alunni e della componente genitori. Se non manca nessuno, direi che possiamo cominciare. Verbalizza lei, prof.ssa. G.d.C?"

"Certo. Verbalizzo io, sig. Preside."

"Bene. L'ordine del giorno riguarda l'adozione dei nuovi libri di testo. Sono tutti confermati, vero?"

"Sì, signor preside. Tutti confermati."

"Verbalizza lei, prof.ssa. G.d.C?"

"Certo. Verbalizzo io, sig. Preside."

"Verbalizzi, prof.ssa G.d.C. Il rappresentante dei genitori deve aggiungere qualcosa?"

"Io no, sig. Preside. Nessuno degli altri genitori mi ha chiamato per espormi eventuali problematiche. Evidentemente non ce ne sono."

"Verbalizza lei, prof.ssa. G.d.C?"

"Certo. Verbalizzo io, sig. Preside."

"Scusatemi... Io avrei da dire una cosa..."

"Chi sei tu? Ah, il ragazzo. Sì, dicci pure."

"Sì, mi scusi... Noi alunni avremmo avuto dei problemi con inglese. Non abbiamo un libro di grammatica e sintassi. E ci troviamo male anche con il testo di letteratura. Molti di noi stanno cercando di risolvere la questione con delle fotocopie, ma non è così facile. Non abbiamo tutti la fotocopiatrice, a casa."

"In ogni caso, non è possibile cambiarlo. Dovresti saperlo."

"Sì. Lo so."

"Verbalizzo, sig.Preside?"

"Verbalizzi, prof.ssa G.d.C. I rappresentanti possono anche uscire, grazie per la partecipazione."

Sono le 5:13 p.m.

9 aprile 2010

Arancia meccanica

Un'ora per il primo capitolo, un'altra per finire la prima parte, una terza fino alla fine.
Da leggere tutto di un fiato. Possibilmente evitando le ultime 20 pagine, dove si perde un po'. Un bel po'.
E capire che sì, Stanley era un genio inarrivabile, ma anche Burgess è piuttosto cinebrivido.

Che cos'è che Dio vuole? Dio vuole il bene o la scelta del bene? Un uomo che sceglie il male è forse in qualche modo migliore di un uomo cui è stato imposto il bene?


8 aprile 2010

Le 3 di Facebook

1- Le citazioni di Bob Dylan assegnate di diritto a Bob Marley. Da "don't criticise what you can't understand" a "Mama, take this badge off of me"
2- Le note. Qualcuno ha mai letto una nota, nella sua vita?
3- I tipi, con rigorosa foto enigmatica da personaggio principale di un qualsivoglia romanzo poliziesco di seconda fascia, che poi riescono a pubblicare solo "W la gnocca" o "Ridate due scudetti alla Juve"

Carlommarcs

Ti svegli, la mattina di un tranquillo giorno d'aprile, e non hai la benchè minima idea che questo sarà il giorno in cui scoprirai Karl Marx.

A seguire qualche stupida considerazione, o magari no.

7 aprile 2010

Una volta aiutava

Paura di crescere
Paura di restare piccolo ancora per troppo tempo
Paura per quella vena troppo in evidenza sulla mano
Paura di essere ripetitivo
Paura che i miei sogni si avverino
Paura di non essere capito
Paura di essere banale
Paura di parlare troppo
Paura di parlare poco
Paura di essere troppo serio
Paura di restare solo
Paura di essere una goccia in un oceano
Paura di essere mediocre
Paura dell'ascensore
Paura del buio
Paura di non sapere nulla di storia
Paura delle ragazze
Paura dell'acqua
Paura delle docce fredde
Paura di andar via
Paura di rimanere
Paura di fare quello che vogliono loro
Paura di fare quello che voglio io
Paura di essere brutto
Paura di tagliare i capelli
Paura di cambiare abitudini
Paura di restare ancorato
Paura dei compiti in classe
Paura di sbagliare
Paura di provarci
Paura di essere preso per il culo
Paura di perdere il portafogli
Paura di non poter mantenere quello che i tuoi hanno costruito
Paura di non saper fare
Paura di sapere cosa fare
Paura di deludere
Paura dei sorpassi in galleria
Paura del silenzio
Paura di parlare
Paura dei funerali
Paura delle condoglianze
Paura di ricordare
Paura di dimenticare
Paura di ridere
Paura di piangere
Paura delle mani sudate
Paura di un'altra pallonata in testa
Paura di lasciarsi andare
Paura di sapere con chi sfogarti e non poterlo fare
Paura che lei parta
Paura che lei resti
Paura di sfiorarla
Paura di copiare
Paura delle tradizioni
Paura delle certezze
Paura di dissentire
Paura di essermi perso troppe cose
Paura di essere tutto fumo
Paura dell'aria inquinata
Paura dell'effetto serra
Paura dei terremoti, degli incendi, dei fulmini
Paura che nessuno mi senta
Paura che nessuno mi ascolti
Paura di essere criticato
Paura di essere insopportabile
Paura dei vecchi 
Paura dei bambini
Paura degli stronzi
Paura di chi ammiri
Paura che qualcuno mi tolga il futuro da sotto i piedi
Paura di avere un figlio, prima o poi
Paura di essere servile
Paura di diventare schiavo
Paura di essermi montato la testa
Paura che tutto questo sia solo una menata. Una grandissima menata. 

Paura di aver solo perso altri 20 minuti.

Hate parade - 7 aprile

1- Lo yogurt
2- Gli introvabili portafogli e tutti gli altri oggetti che il caso - o più semplicemente la mia idiozia - non mi permetterà di rivedere mai più.
3- Bersani e le riforme necessarie
4- I pomeriggi sprecati per colpa di un maledetto cavo usb
5- Il conformismo, l'anticonformismo a tutti i costi e me stesso, che cerco di sgattaiolare via dalle loro fameliche grinfie. Ma senza riuscirci, a quanto pare.

Con formula solenne, pronuncio il mio odio - infinito e incommensurabile - nei vostri confronti.

6 aprile 2010

Pax americana

Lo so che non avevamo bisogno di un video per sapere che tutto questo è effettivamente successo, e più di una volta.
Ma - a volte - vedere con i propri occhi è importante tanto quanto sapere.



2 giornalisti, 6 accompagnatori, 2 soccorritori, 2 bambini.

E grazie, soldati americani, per averci difeso strenuamente dal terrorismo islamico.

Via Wittgenstein

5 aprile 2010

Pensiero profondo della sera/2

Prima o poi dovrò rassegnarmi al sentirmi sempre, in ogni occasione, fuori luogo.

Qui la puntata precedente

4 aprile 2010

Da leggere prima di ora

- Arancia meccanica
- Bar sport
- Terra!- Guida galattica per gli autostoppisti
- L'ombra del vento ( con colpevole e idiota ritardo )
- L'insostenibile leggerezza dell'essere
- Oblomov
- Lo straniero
- Trainspotting
- Vita di Galileo
- I racconti di Pietroburgo ( attualmente in lentissima lettura )

E' festa ( op.cit. )

Non credo nelle colombe.
Non credo nel "ma come, studi a Pasqua?!?"
Non credo nelle pastiere.
Non credo nell'agnello con patate, rigorosamente cotto nel forno a legna, chè altrimenti non si cuoce e porta male.
Non credo nella messa delle 10. Perchè si deve andare rigorosamente alle 10, a messa.
Non credo nella speranza della resurrezione, in senso figurato.
Non credo nella resurrezione, in senso stretto.
Non credo negli auguri. Per cosa, auguri?
Non credo nella nostalgia per i bei tempi andati, quando ci si trovava tutta la famiglia e si stava tutti insieme.
Non credo nella granella di nocciole.
Non credo nel clima di festa.
Non credo nell'esclusività pasquale del casatiello ( e del resto non ho ancora capito il motivo per cui il panettone si debba mangiare solo a Natale ).
Non credo nelle tradizioni portate avanti solo perchè bisogna portarle avanti.

Per il resto, have a nice Easter.

What you want, naturalmente.

3 aprile 2010

Frase del giorno

«La missione è compiuta. Io ho fatto la mia parte (…) L’esito delle urne ha preparato il terreno per tornare a vincere a Milano, la città che da sempre, lo sappiamo, anticipa i cambiamenti del Paese. In Lombardia abbiamo fatto argine al Centro destra e (…) II Pd è cresciuto dell’1,6 per cento.

Filippo Penati. Quello che ha perso di 23 punti, per intenderci.

Aprire Internazionale...


... e rimanere incollati 20 minuti su una vignetta.

2 aprile 2010

Pensiero profondo della sera

Il mondo si divide tra chi ha tante idee ma non sa metterle a frutto e chi vorrebbe averne mezza, per cercare di combinare qualcosa.

Orientamento

E così accade.
Che ti trovi scoperto e indifeso. Esposto alle domande di chi tiene a te più di quanto in questo momento vorresti.
Costretto a spiegare che quei fogli di carta che tieni in mano contano meno di un termosifone nel Sahara.

Costretto a esporre le poche e confuse idee sul tuo futuro, quando invece avresti voluto solo sognare ancora un po', rimuginandoci su.

Avresti voluto lasciarli qualche mese in più nel loro mirabolante progettino su di te.

Potresti essere medico, primario in qualche ospedale ammerigano.
Che ne dici dell'ingegneria elettronica? Mai visto un ingegnere disoccupato in tutta la mia vita.
Hai mai pensato alle biotecnologie?

No, non c'ho mai pensato. Perchè penso di avere già deciso.

E - lo giuro - apprezzo molto i vostri consigli e le vostre preoccupazioni, ma - ripeto - penso di avere già deciso.

Nonostante tutto, ho già deciso.

Giurisprudenza. E così sia.

1 aprile 2010

Son rimasto un po' indietro

Un giorno da pecora 29 marzo
Un giorno da pecora 30 marzo
Un giorno da pecora 31 marzo
Un giorno da pecora 1 aprile
Grazie per averci scelto 1 aprile
Caterpillar 30 marzo
Caterpillar 31 marzo
Flashforward 1x11 e 1x12
Flashforward 1x13
Lost 6x10
Ippolito portatore di corona
True romance
Shutter island


Entro dopodomani. Ce la posso fare.

Sarà anche sarcasmo...