31 maggio 2010

Hate parade - 31 maggio

1- La Bocconi, le scelte, le priorità, l'università.
2- Flashforward e i finali assurdi
3- Gli esami rimandati e i rimandati agli esami
4- L'immancabile "certo che non parli proprio mai", all'uscita da scuola
5- IBS e i loro stupidi 5 giorni per il "reperimento" di una schifosissima copia delle Argonautiche.

Con formula solenne, pronuncio il mio odio - infinito e incommensurabile - nei vostri confronti. 

Frase del giorno

Insomma, finiamola: ENEA è un nome DA DONNA!!

Luca, che ne parla più diffusamente qui, sulla sua pagina facebook

30 maggio 2010

Che poi uno si fa due conti


Proporrò in sede di Governo, quando affronteremo la manovra finanziaria, un taglio almeno del 5% agli stipendi di ministri e parlamentari come hanno fatto in Inghilterra e Portogallo.
Roberto Calderoli, ministro per la semplificazione normativa
A breve dovremo affrontare una manovra che prevede tagli e strumenti per il rilancio dell'economia", aggiunge il ministro della Semplificazione legislativa e coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord.
Roberto Calderoli, ministro per la semplificazione normativa
Siamo assolutamente allineati al Governo quando si parla di taglio degli stipendi ai politici. 
 Luca Zaia, presidente regione Veneto
Se la manovra porterà dei sacrifici per gli italiani, credo sia giusto che siano i politici i primi a farli". 
 Renato Schifani, presidente del Senato
Tagliare va bene ma bisogna dare una destinazione. In questo momento ci sono famiglie in particolare difficoltà. Avrebbe senso creare un fondo, alimentato dal taglio che ci facciamo, dandogli però una destinazione precisa".
Michela Vittoria Brambilla, ministro del turismo
Il taglio degli stipendi ai parlamentari proposto dal ministro Calderoli è giusto ma forse insufficiente. E non credo sia sufficiente neppure un contributo una tantum. Qui si tratta innanzitutto di capire una volte per tutte che sono cambiati i tempi, che in tutta Europa c'é una crisi finanziaria, produttiva e occupazionale crescente, che impressiona e che costringe già ora alcuni governi dell'Ue a misure eccezionali impensabili solo tre mesi fa. Quindi se vogliamo essere di esempio ma soprattutto se vogliamo dimostrare di non essere dei marziani ma anche noi dei cittadini come gli altri che vivono come gli altri tutti gli effetti della realtà bisognerà pensare -ad un taglio dello stipendio significativo e definitivo. I parlamentari senza altro incarico istituzionale guadagnano 13.500 euro circa e godono di privilegi previdenziali e assistenziali-sanitari notevolissimi. Credo che se guadagnassero 9 o 10mila euro mese non sia per loro un dramma.
Francesco Giro, sottosegretario alla cultura

Sì, ciao.

Ecco, no... Perchè adesso pare che i tagli riguarderanno solo 10 parlamentari.

Gianni Letta, Guido Bertolaso, Giancarlo Galan, Feruccio Fazio, Daniela Santanchè, Bartolomeo Giachino, Giuseppe Pizza, Francesco Belsito, Enzo Scotti e Giuseppe Reina.

24.ooo.ooo.ooo di euro dagli Statali e 20.000 da 'sta sporca dozzina, quindi.
Complimentoni, ragazzi. Veramente una gran bella manovra.

Vergognosa marchetta

Avete presente Giuliana Sgrena, no?
Sì, la giornalista sequestrata in Iraq e poi liberata anche grazie all'azione di Calipari.
Avete presente Calipari, no?

L'Italia chiese agli Stati Uniti un rapporto, in cui avrebbero dato la loro versione dell'accaduto.
Ricordate che quel rapporto aveva degli omissis, no?

A svelarli fu un tale che quasi nessuno, nel mainstream, conosceva: Gianluca Neri.

Gianluca Neri, oltre a essere uno dei più importanti bloggaroli italiani e oltre ad aver condotto Kondor e Scatole Cinesi, ogni tanto conduce Macchiaradio, un programma di Radionation.
Avete presente Radionation? Non credo.
Nel caso, fate un giro qui.

Su Radionation, oltre a Macchiaradio, oltre alla Fran, oltre ai Feeder, c'è DIS.

DIS è, fondamentalmente, un programma di cazzeggio, che seguo da un paio di anni. Anche perchè, in mezzo al cazzeggio, ogni tanto vien fuori qualcosa di interessante.
Una "epica", un monologone da qualche film che non conoscevo, una versione live di un vecchio pezzo dei Pink Floyd.
Avete presente i Pink Floyd, no?

DIS finisce settimana prossima, ma continuerà fino a settembre in una versione estiva, nuDISti.
Il giovedì, dalle 21.30 alle 22.30.

E arrivo al punto.

Pare che alla versione estiva, insieme a Scorti, Assimo e qualche altra decina di rubrichisti, parteciperà anche il sottoscritto.
Dovrei - dovrei - parlare di libri, cercando di non dire troppe banalità.

E vedremo cosa ne uscirà fuori.

28 maggio 2010

27 maggio 2010

Pensiero profondo della sera/6

Non è così male essere l'ultima ruota di un gran bel carro.

E poi la smetto, promesso

L'idea di sottotitolare l'ormai stranota scena de "La Caduta" sta diventando un po' banale, ormai.

Ma questa merita, decisamente.



IF I WANTED TO WATCH TV FOR CHICKS, I WOULD WATCH SEX AND THE CITY, JUST LIKE STALIN!

26 maggio 2010

Chè oggi gira un po' così/6

Perle ai porci/1

La fuga è... sciatta. Obbliga a comportamenti affrettati, impropri, soprattutto per chi si pretende cultore della bellezza. Ma a sessantaquattro anni, il culto della bellezza t'accorgi... io, almeno, mi accorgo... che non è e non poteva essere il punto d'arrivo. Tutta la vita pensi a... ad arredarti. E non hai torto. I marmi, i mosaici, gli stucchi, ti aiutano. Ti incoraggiano. Ma a un certo punto trovi che i mosaici si staccano, che l'intonaco è marcio e   n o n  t e  n e  i m p o r t a. Anzi. Sotto l'intonaco ritrovi la pietra. I mattoni. Le cose ferme. Tutta un'altra consistenza. Un'altra durata. Solo che nella vita, fino all'ultimo, non sai mai mai qual è l'intonaco e qual è... l'essenziale.


Cicerone, o Fruttero, o Lucentini. O tutti e tre.

25 maggio 2010

Hate parade - 25 maggio

1- I film saltati e i pomeriggi persi
2- I final season
3- Il sole e la zona d'ombra che via via si restringe
4- Le cose da fare
5- La voglia di farle e il non dover neppure penarsi per scansarla

Con formula solenne, pronuncio il mio odio - infinito e incommensurabile - nei vostri confronti. 

Frase del giorno

No, dai, aspetta, lo so cos'è, il pidielle. Il partito democratico delle libertà!

G.A., sempre lei.

24 maggio 2010

The end

Perchè si deve vivere insieme e morire da soli.
Perchè bisogna fare una fatica del diavolo, per ottenere ciò che vuoi.
Perchè "living is easy with eyes closed", ma solo se con gli occhi chiusi vedi una luce.
Perchè chi aiuta il prossimo, alla fine, viene premiato.
Perchè si può essere ottimi secondi, e anche ottimi primi.
Perchè la cosa veramente importante, alla fine, non è la fede. Non è la scienza. E' il sogno che c'è in mezzo.
Perchè bisogna avere paura, del fumo scuro.
E degli orsi.
E degli altri.
Perchè 4 8 15 16 23 42 sono grandi numeri. Ma probabilmente non vincerai mai alla lotteria, usandoli.
Perchè, se anche la vincessi, la lotteria, sarebbe solo un gran casino.
Perchè l'isola è l'inferno, il paradiso. Il purgatorio. O forse niente di tutto questo.
Perchè non sai mai cosa ci può essere, dentro a una botola impenetrabile.
Perchè, forse, è davvero meglio così.

22 maggio 2010

Eccheccazzo

A me Bersani, stavolta, è piaciuto.



E non vedo l'ora di ascoltare cosa dirà Crozza, domani sera.

I did it again

Io ho una teoria sui libri. Secondo me, tutta la letteratura può essere divisa in due grandi gruppi: i libri che bisogna leggere per sapere di cosa parlino e i classici.
I classici sono quei libri che, bene o male, tutti conoscono. I libri che segnano dei periodi storici, che entrano a far parte della mentalità di un popolo, i libri la cui trama può essere chiesta anche a un bambino.
Anche se, in realtà, sono davvero in pochi ad averli letti.
Il "Don Chisciotte", ovviamente, è un classico.

[...]

Io sono certo solo di una cosa. Sono convinto che, alla fine, bisogna rivolgere la nostra attenzione sulle cose che restano.
E cosa resta, di un'opera incredibilmente complessa come il Don Chisciotte?
Resta l'ingenuità, restano i mulini a vento, resta la lotta contro chi non potrà mai essere sconfitto. Restano le sorprese di un'anima tiranna, che trasforma coi suoi trucchi la realtà che hai lì davanti, che ti apre nuovi occhi e riaccende i sentimenti, come avrebbe cantato Guccini 300 anni dopo. Resta la solitaria guerra di un cavaliere senza paura, senza timori, e la sua voglia matta di vendicare le offese, di raddrizzare i torti, di riparare le ingiustizie, di distruggere gli abusi.
Resta questo.
E resta, nel lettore, una consapevolezza. La consapevolezza che, forse, il nostro eroe dell'eterna giovinezza aveva ragione. Che quella fiamma nel suo potente guscio di ferro, forse, gli dettava la strada giusta. Che Dulcinea, anche se in realtà si chiamava Aldonza, era davvero la donna più bella del mondo.


La prese bene, quell'altra volta.

Chissà come si comporterà ora.

21 maggio 2010

Piccole soddisfazioni quotidiane

Tre scaffali.

Armadio liberato.

Missione compiuta.

Starring... Bobby Solo!

Ma, a parte quello, lo spot più bello che io abbia mai visto.

Write The Future from Nalden on Vimeo.

Via Il post

20 maggio 2010

Draquila

I 10 minuti che ho perso all'inizio
Il governo del fare
I grandi eventi e il 55%
L'insopportabile colonna sonora
Le ordinanze e le assemblee vietate
I commenti indignati dei vicini di poltroncina
Il relativo fastidio
Le volte che ho scosso la testa ( 7, in tutto )
La visione col rampino, di mariniana memoria
Le distorte scale di valori
La vecchietta del "mandaci tua madre, all'ospizio"
Le "niutaunz"
Le congetture risparmiabili
La consapevolezza che - bene o male - ho solo buttato un'altra ora e mezza a sentir parlare di lui.

Frase del giorno

Io non so nemmeno se il Pidielle è di sinistra o di destra. Mi aiuti?

G.A., compagna di banco

19 maggio 2010

Hate parade - 19 maggio

1- Le ultime lezioni, le ultime ore, le ultime unit. Le ultime, in generale.
2- Gli arazzi, i quadri, i profumi, i mobili Luigi XVI, i farsetti ricamati con diamanti e altre pietre preziose
3- Roberto Maroni. Se nella tua vita vuoi assolvere, decidi di diventare giudice o prete. Non ministro.
4- Silvio Berlusconi e i lapsus letterarioinformatici
5- I miei 17 anni. Un po' per questo, un po' per questo, un po' - soprattutto - per l'ultimo caterstadio.

Con formula solenne, pronuncio il mio odio - infinito e incommensurabile - nei vostri confronti.

18 maggio 2010

Ohhh, raaaagasssi

Sono 2 settimane che guardo ossessivamente Maurizione Crozza imitare il segretario.

Il video mi parte in automatico, quindi non lo posto.

Nel caso, comunque, lo trovate qui.

Notizie a confronto

17 maggio 2010

Una giornata un po' così

Eschilo, Mgmt, Sofocle
And where do the children play?

Medea, Piper at the gates of down, Nietsche
And from her lips she threw the halleluiah

Marx, Eddie Vedder, G.Vico
And try to set the night on fiiiiiiiiiiire!


Beh, insomma...
Devo dire che non è proprio da buttar via, la stereofonia, mentre si studia.

16 maggio 2010

Pensiero profondo della sera/5

Nella vita non sarò mai come sono nelle interrogazioni.

Vedi alla voce filmone/2

15 maggio 2010

World elections

Domani si vota nelle Filippine.

No, non ho nessuna voglia di seguire quelle elezioni, tranquilli.

Era solo per segnalare questo sito, in cui mi sono imbattuto qualche giorno fa e che è finito di diritto tra i feedati.

Paletti


Ecco. E' questa, Campobasso.

Il paletto è rimasto in quella posizione per 2 settimane.

14 maggio 2010

Torino

Io, l'anno prossimo, di questi tempi sarò .

E per oggi ho chiuso, con le personalissime promesse a me stesso.

13 maggio 2010

Vita di Galileo

E alla terza, finalmente, ci siamo.

A dire il vero, avevo approcciato questo testo con una certa diffidenza.

Dopo aver letto "L'opera da tre soldi" che, oltre ad essere piuttosto noiosa, mi aveva lasciato poco o nulla, avevo pensato che il mio rapporto con Brecht fosse finito lì.
Un bel romanzo, Gli affari del signor Giulio Cesare, e un testo teatrale letto controvoglia.

Nonostante tutto, gli ho dato un'altra possibilità, e adesso ne sono felice.

Perchè "sì, io credo alla dolce violenza che la ragione usa agli uomini. A lungo andare non le sanno resistere".
Perchè "i moti dei corpi celesti sono divenuti più chiari; ma ai popoli restano pur sempre imprescrutabili i moti dei potenti".
E -soprattutto- perchè "chi non conosce la verità è soltanto uno sciocco; ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un criminale".

Hate parade - 13 maggio

1- La solita prof.ssa. G.d.C e le sue inutili elucubrazioni sulla storia del XVII e XVIII secolo, perchè "ragazzi, più rivoluzioni si fa e peggio si sta".
2- Il cardinale Bellarmino, per evidenti motivi.
3- Nicholas William Peter Clegg. Accetto tutto, ma non questa simpatica scenetta.
4- La programmazione del Maestoso
5- I "consigliati per te" di youtube, perchè - mi dispiace - ma non voglio davvero vedere "Mango - oro versione originale"

Con formula solenne, pronuncio il mio odio - infinito e incommensurabile - nei vostri confronti. 

12 maggio 2010

Frase del giorno

"Umanamente, lo confesso, dispiace eccome. Il colpo lo sento. Ma ringrazio Dio, è in questi momenti che si vede la fede".

Nicola Legrottaglie, escluso dalla lista dei 30 di Lippi.

11 maggio 2010

Chi ha vinto?


Perchè la domanda fondamentale è stata questa, per una settimana.

Chi ha vinto?

In un primo momento si era pensato a un governo di Cameron, senza i lib-dem.
Poi avevamo sperato in un lab-lib con Brown prime minister, sorretto da 3400 partitini da due deputati.
Stamattina sembravano salire le quotazioni di Millbrand, futuro ( si spera ) presidente dei Labour.

Alla fine Flash Gordon si è dimesso.

E ormai è ufficiale, la domanda ha una risposta.

Chi ha vinto?
Ha vinto Cameron.

Facciamocene tutti una ragione.

Sempre sostenuto...

...Che Facci non è poi tanto male:

Saviano dovrebbe essere considerato – da tutti – un simbolo di libertà, una voce nobile, un giovane scrittore che ha rischiato e rischia la vita per innescare una rivolta nella coscienza della sua gente, la stessa che animò grandi scrittori come Salamov e Solzenicyn contro l’impero della menzogna comunista: non è un caso che Saviano abbia indicato, come riferimento morale, proprio «I racconti di Kolyma» che è la più grandiosa e sconvolgente opera letteraria di denuncia della bestialità del Gulag assieme all’«Arcipelago» di Solzenicyn.

Chè oggi gira un po' così / 5

10 maggio 2010

Senza rompere

L'avevi già fatto una volta, Emilio, qualche tempo fa.
All'epoca c'erano stati screzi con il capo sulle prime pagine dei giornali.
Avevi detto la tua, allora. O meglio, la sua. Senza risparmiarti.
Volevi fermarti, poi eri andato avanti.
E avevi detto che "Saviano si propone molto", che "va a raccontare come va in giro scortato".

L'avevi già fatto una volta, insomma, e speravo potesse bastare.

E invece no, Emilio. Ci sei cascato di nuovo.

E te ne ringrazio.
Non saprei come fare, se non avessi la mia inutile incazzatura quotidiana.

Quindi grazie, Emilio.
E grazie anche per la scelta del giorno, 32 anni dopo la morte di Peppino.

Ma si sa.
Anche di Saviano - alla fin fine - non abbiamo bisogno.

Vero, Emilio?

Frase del giorno

When we begin to say they have rights, rights to demonstrate publicly, pretty soon we'll find the rights of pedophiles.

Dadeus Grings, Arcivescovo di Porto Alegre

9 maggio 2010

Punteggistica applicata

Oltre a godere per l'ennesima botta di fortuna di un Alonso che, comunque vada, lascerà il mondiale in più esperte o -all'occorrenza- più giovani mani, la gara di oggi mi ha fatto riflettere sul sistema di punteggio, che assegna 25 punti al primo, 18 al secondo, 15 al terzo e così via.

Perchè l'impressione è che, a causa di questo - secondo me - ingiustificato cambiamento, non cambi davvero mai niente, in classifica.

Sono tutti lì in una 20ina di punti, recuperabilissimi in una sola gara, grazie ai 25 assegnati al primo classificato.
Button 70, Alonso 67, Vettel 60, Webber 53, Rosberg 50, Hamilton 49, Massa 49.
Tutti potenzialmente capolisti, dopo la prossima gara, con Kubica - ora a 44 - che potrebbe andare a un solo punticino dalla vetta.

Allora mi sono chiesto come sarebbe la situazione con il vecchio 10-8-6 , e con l'ancora più anziano 10-6-4.

Se ho fatto bene i conti, dovrebbe essere più o meno così:

10-8-6: Alonso 28, Button 27, Vettel 24, Webber 20, Hamilton 20, Rosberg 20, Massa 19, Kubica 18

10-6-4: Alonso 22, Button 22, Vettel 18, Webber 16, Hamilton 12, Rosberg 12, Massa 11, Kubica 11

Niente da fare, quindi.
Spiace dirlo, ma non è colpa del punteggio.

E' che in questo campionato non si capisce veramente una mazza.

Quella del 9 maggio '78

8 maggio 2010

De secreto conflictu

[Post lungo, molto lungo]

"Ehi!"
"Ehi..."
"E tu chi diavolo sei?"
"Ma come, non mi riconosci più? Sono Tyler... Mi hai sempre chiamato così, almeno..."
"Io non ti conosco. Come sei entrato?"
"Ho le chiavi. Le ho sempre avute..."
"Ah, sì, ora forse mi ricordo di te. Il vecchio inquilino. Perchè ti sei tenuto le chiavi?"
"Non sono l'inquilino precedente. O forse, in un certo senso, lo sono. Io sono te. Una parte di te. La parte di te che va alle manifestazioni, che si indigna, che si mobilita. La parte depressa e deprimente, la parte odiosa e odiata. La parte che hai scacciato. La parte che credi di aver scacciato."
"Sì, so chi sei. Fingevo di non riconoscerti per non affrontarti. Vivo meglio, quando non ti affronto."
"Lo so..."
"Era un po' che non tornavi, in ogni caso."
"Sono tornato per ieri. Ricordi? Sei stato mezz'ora a parlare di Lega e massimi sistemi con quella ragazza. Ti ho visto, curvo sulla tastiera. Non sapevi cosa dire, vero? Mouse in mano, occhi impallati, ripetevi le solite stronzate che senti in giro, cercando di darti un tono. Con il vecchio trucco del "sarò banale, ma devo dirti che" per poi dire una semplice banalità. Ti ho osservato, ieri sera. Ti ho osservato molto bene."
"Non stavo cercando di darmi un tono. E' solo che pensavo."
"A cosa?"
"Il fatto è che usavo le stesse argomentazioni che mi sentivo ripetere un po' di tempo fa, quando parlavo con qualcuno. Sono cambiato, forse. Sono voluto cambiare. Ed è meglio così, dopotutto."
"Non sei cambiato... Mi hai solo temporaneamente scacciato."
"Sì, certo che ti ho scacciato. Convinciti che sia solo temporaneamente, se ti fa stare meglio."
"Ma perchè fai così?"
"Ma le hai lette quelle stronzate che scrivevamo insieme? Quegli orrendi puntini sospensivi. Sapevi solo aggiungere puntini sospensivi ovunque. Brr, da uccidersi."
"Non sono orrendi... Sono solo... Sono tuoi..."
"No, eh. Non ricominciamo con i puntini. Basta puntini. Li odio, i puntini."
"Ma guardati... Pensi di essere tanto migliore di me, con quelle ridicole frasette da 3 parole..."
"SONO migliore di te."
"E allora perchè ieri non sapevi cosa dire?"
"Ma perchè lei aveva bisogno solo di qualcuno con cui sfogarsi. Non era un vero e proprio dialogo."
"Ma smettila.
"Dimmelo tu, allora"
"Sì che te lo dico. Rivedevi te stesso in ciò che lei diceva... Rivedevi me. Sì, era la versione più matura, più acculturata, più intelligente e più sopportabile di me. Ma ieri, per te, lei ero io... E leggendola ti accorgevi di quanto avesse ragione."
"No, Tyler. Non aveva ragione. Non ce la faccio più, con i "non dovrebbe essere così", con i "vorrei ma non posso", con gli inutili idealismi. Non ce la faccio più, con i mulini a vento. Ne abbiamo già parlato, noi due. E c'è un motivo, se ti ho scacciato quasi definitivamente."
"Hai detto bene: "quasi". Ma guardati allo specchio... I capelli, le scarpe da ginnastica mezze rotte."
"Ma che c'entra..."
"C'entra, c'entra. Tu credi di avermi scacciato ma io sono te, e tu sei me."
"Sì, certo. And she's me, and we are all together."
"Citare i Beatles per prendermi in giro non ti aiuterà"
"Senti, Tyler. Ascoltami bene, chè è l'ultima volta che ti dico queste cose. Sei un bambino, poco cresciuto e inadatto al mondo. Tu sei quello della distruzione ad ogni costo, quello del "Fischia il vento" alle manifestazioni per la scuola. E a me non piaci. Io sto migliorando. Ci sto provando, almeno. E' ovvio che non posso cambiare in un solo colpo. Ma ci sto provando, ti assicuro."
"Cosa intendi per 'migliorare'?"
"Sto crescendo. Ma cosa pensi, di poter cambiare il mondo a 16 anni? Cosa pensi, vuoi davvero aspettare che tutti la pensino come te per fare qualcosa?"
"Non penso questo..."
"Sì, in realtà sì. E te ne convinci solo per avere una scusa per non fare nulla"
"Non mi sembra che tu stia facendo tanto..."
"Ok, hai ragione. Magari sono un po' ipocrita. Devo migliorare, in questo senso. Ma di cosa si parlava, ieri?"
"Parlavamo della Lega, ieri..."
"Sì, appunto. La Lega. Dobbiamo uscire dai preconcetti, urlare le nostre idee. Metterli in ridicolo sul loro campo: cominciamo a dire che sono pessimi amministratori, oltre che xenofobi razzisti. Non ridicolizziamo, costruiamo un progetto alternativo. E poi vediamo se si riesce o meno a cambiare qualcosa."
"Il problema non è la Lega..."
"No, non lo è. E' una questione di mentalità, sotto ogni punto di vista. E la tua non mi piace. Vattene."
"Tu vorresti essere me, in realtà..."
"No, no. Ti sbagli. Assolutamente no. Non voglio essere te, sono stato te e voglio uscirne. Ti ho detto di andartene."
"Marco..."
"Vattene. Che vuoi ancora?"
"Tu mi ami, non è vero?"

7 maggio 2010

Di effusioni e calciatori

"Se riusciremo ad eliminare dalle nostre menti il concetto di normalità o di stranezza, se riusciremo ad eliminare dalle nostre menti lo sbalordimento o l'approvazione, saremo finalmente liberi".

Lo dissi in un'assemblea di istituto, alla giornata della memoria, ricevendo qualche applauso e la solita ondata di indifferenza e chiacchiericcio tipica di un'assemblea di istituto.

So benissimo che quell'idea è poco originale, stupida, banale ( e so bene che il paragone tra campi di concentramento e l'iniziativa del Corriere della Sera è sicuramente fuori luogo ) ma mi è tornata in mente.

Un po' perchè ho visto anch'io la buffonata orchestrata da Severgnini e un po' ascoltando il commento di Lanfranco Pace, fervente asseritore, oltre della solita teoria della pericolosità di facebook, che una relazione omosessuale sia "un rapporto strano".

Ha ragione Scalfarotto, come spesso accade. Anche questa è omofobia.

PS  Per la cronaca, ho risposto anch'io alla mail del Corriere.
Questo pseudo-concorso è vergognoso. Non credo di dover aggiungere altro.
Marco Vassalotti

Appesi

3 seggi ancora da assegnare.

304 conservatori
258 laburisti
57 liberali
21 indipendenti sinistrosi
8 indipendenti destrosi

La cosa bella è che, con ogni probabilità, nè rimarremo proprio con le pive nel sacco nè ci potrà essere il Lib-Lab.

Vedremo.

6 maggio 2010

Aiuto



Non è una mica bella cosa, scoprirsi liberal-democratico a un'ora e venti dalla fine.

Ma roba da matti

Ansia^3

Accompagnati dalle rispettive consorti, Gordon Brown, David Cameron e Nick Clegg hanno deposto fin da stamattina la loro scheda nelle urne. Il leader dei conservatori è stato il primo dei tre principali candidati a votare, intorno alle 10 locali a Witney, nella contea dell'Oxfordshire.
Affiancato dalla moglie Samantha, Cameron ha concesso una battuta ai giornalisti: "Mi sento bene. Non aggiungo altro".

Brown ha votato un quarto d'ora più tardi insieme alla moglie Sarah, a North Queensferry, a nord di Edimburgo, lungo la costa orientale della Scozia. Il Primo ministro ha rivolto un saluto ai reporter che lo attendevano fuori dal seggio, ma non ha rilasciato nessuna dichiarazione.

Il leader dei liberaldemocratici è arrivato intorno alle 10,25 al suo seggio di Sheffield, nel nord dell'Inghilterra, in compagnia della moglie Miriam Gonzalez Durantez che essendo cittadina spagnola non ha invece votato. Uscendo dal seggio, la coppia ha posato per le telecamere. "Non credo che il mio voto sia un segreto": è stato il sintetico commento ai giornalisti della rivelazione di questa campagna elettorale.

Dal liveblogging del pluricitato Simone Bressan

5 maggio 2010

Ansia, ansia, ansia

Gli ultimi sondaggi recitano:
Opinium
CON 35%(+2), LAB 27%(-1), LDEM 26%(-1)
TNS
CON 33%(-1), LAB 27%(nc), LDEM 29%(-1)

Forse alla fine finirà davvero tutto con un Lab-Lib.
Forse il sogno di Brown primo ministro e Clegg agli Esteri potrebbe davvero realizzarsi.
O forse ce la farà Cameron, e domani sera ci ritroveremo un po' tutti con le pive nel sacco.

Di sicuro, comunque, stare qui, alle 9 e 10 e con 4 materie da fare, non è una grande idea.

Ma sono un po' in ansia, per 'sta strana gente, che volete farci...

Che oggi gira un po' così/4

4 maggio 2010

Rosari dialogici

P.R.E.X. Company, un consiglio di amministrazione di non troppi anni fa.


Dir. "Signori, spiace dirlo, ma l'azienda è in grave difficoltà. I dividendi si sono dimezzati e i nostri titoli continuano a perdere quota. La domanda, con il tempo, sta scendendo e non sembrano possibili segnali di ripresa.
Potrei farci sopra molti giri di parole, ma la questione è molto semplice: statuette e coroncine non vendono più.
Come ricorderete, abbiamo stipulato accordi con arcivescovati e parrocchie, ci siamo affiliati con qualche comunità, abbiamo venduto migliaia di crocifissi alle scuole.
Nonostante tutto, questo sembra davvero non bastare. Avete qualche idea?"

C.1 "Signor direttore, io... Credo che la soluzione migliore sia quella di continuare su questa linea. I nostri prodotti si rivolgono soprattutto a un mercato composto da anziani, la maggiorparte residenti in zone rurali. E' vero, i dividendi si sono dimezzati, ma continuiamo ad avere introiti sufficienti per mantenere la produzione. La strategia dell'azienda può essere migliorata, lei ha ragione, con nuovi accordi e affiliazioni, ma non credo possano esserci rivoluzioni all'orizzonte"

C.2 "Il problema è la concorrenza. C'è troppa concorrenza. E alcuni settori, come quelli delle scuole, ci stanno dando delle grandi difficoltà."

C.1 "La questione scuola è in facile risoluzione. E no, non c'è troppa concorrenza. Il mercato è ampio, in qualche modo. Purtroppo è poco variegato, in questo lei ha ragione. Anziani, contadini e qualche casalinga, qui e lì.

Dir. "E allora? Come fare?"

C.3 "Io, signor direttore, credo di avere una soluzione. Il mercato è poco variegato? Creiamolo! Basta anziani, basta contadini, basta casalinghe. Non possiamo puntare su di loro troppo a lungo. Il problema sono i giovani. I giovani si stanno disinnamorando della religione. Prenda un 16enne. Ma ce lo vede, lei, un 16enne con  una coroncina di ebano? Ce lo vede? Io non riesco a vedercelo, un 16enne con una coroncina di ebano a contare 50 avemmaria, 50 paternoster e poi a recitare i Misteri? Io no, sinceramente."

Dir. "Vada avanti"

C.3 "Io non credo che i giovani siano poco interessati alla religione in quanto tale. Hanno paura della morte come tutti noi, forse anche di più e hanno bisogno di punti fermi. E certo non possiamo pensare che la chiesa non sia interessata a loro.

Dir. "Su questo non c'è dubbio"

C.3 "E allora diamo ai giovani quello che vogliono! Ma li vedete? Sono lì, camminano noncuranti del mondo,  con in mano il cellulare e le cuffiette nelle orecchie. I giovani vogliono le cuffiette. Vogliono le cuffiette? E allora diamo loro le dannate cuffiette!

Dir. "Lei ha perfettamente ragione, signore. Mio figlio persino in macchina ha le cuffiette. Dice di ascoltare la radio. E quando gli propongo di accendere quella dell'automobile, mi risponde che no, non sta sentendo Radio Vaticana. Ma sono tutte scuse, è ovvio!"

C.3 "Io ho un'idea, direttore, e credo che possa davvero salvarci, in questa situazione."

Dir. "La esponga."

C.3 "Una specie di Ipod, che accompagni il popolo degli adolescenti verso la santissima vergine nelle giornate dell’avvento. Un salmo tecnologico. Un vangelo elettronico. Prega con Prex! E tieni il conto ( si sa che ai giovani piace la matematica ) con il conta-giorni. Ecco la mia idea.

C.1 "Ma siamo matti? E come lo pubblicizziamo?"

C.3 "Uno spot, da 30 secondi. Una bella fanciulla sdraiata sul letto, un nonnino atletico, una signora che fa tanta tenerezza. Magari con il sottofondo di una cantante di quelle... Che ne so, Lady Gaga? Gwen Stefani? Madonna, che magari il nome può anche aiutare?

C.2 "E i diritti come diavolo li paghiamo?"

C.3 "Va beh, allora ripiegheremo su Antonella Ruggiero".

Dir. "Per lo spot Antonella Ruggiero andrà benone. Devo avere un vecchio 45 giri in soffitta, con lei che canta un' Ave Maria... E comunque ho il nome: rosario digitale! Questa sfonda, signori. Me lo sento che sfonda! Lei, consigliere, è stato davvero fantastico!"

C.3 "Grazie, direttore. Ma bisogna ringraziare qualcuno più in alto, per questa idea."


E grazie a L. ( come è solita chiamarsi da queste parti ) per la segnalazione.

Frase del giorno

Se c'è una cosa che è sotto gli occhi di tutti è che in Italia c'è fin troppa libertà di stampa.

Silvio "lasciate perdere Scajola e tornate alle costruite stronzate del sottoscritto" Berlusconi

Vai, Gordon

E andiamoci a prendere questo lab-lib!

"When Cicero spoke to the crowds in ancient Rome, people turned to each other after hearing the speech and said 'Great speech'. But when Demosthenes spoke to the crowds in ancient Greece and people turned to each other, they said: 'Let's march.' Let's march for justice, dignity and fairness. That's what we have all got to march for, and let's march for it together."

3 maggio 2010

A sapertelo spiegare, che filosofo sarei

Perchè non compravi un disco da un anno, o poco meno.Perchè erano 6 mesi che non entravi da "Musica in".
Perchè a volte hai bisogno di toccarlo, il brano.
Perchè, a volte, hai bisogno di andare lì, cercare "B" tra gli autori e sorridere alla vista della copertina che cercavi. 
Perchè i Baustelle sono attualmente l'unico gruppo italiano a darti qualcosa.
Perchè li hai visti - in tv - al concertone, e per 15 minuti sono stati i tuoi dei personali.
Perchè questo pezzo è veramente incredibile.
Perchè "il tempo ci sfugge, ma il segno del tempo rimane".

Fondamentalmente solo per questo.

Perchè altrimenti avresti semplicemente buttato 20 euro.




E ora devo solo sperare che vengano in concerto dalle mie parti.

Hate parade - 3 maggio

1- La felicità degli altri
2- Il duodeno, il digiuno, l'ideo, la biologia tutta
3- Le cuffiette e la Sennheiser
4- Le domeniche sera
5- Le prove d'evacuazione. Utili, per carità, ma non mentre stai cercando di capire Hegel, maledizione.

Con formula solenne, pronuncio il mio odio - infinito e incommensurabile - nei vostri confronti. 

2 maggio 2010

Apperò

L'insostenibile leggerezza dell'essere

"Tomas ama Tereza, Tereza ama Tomas, Franz ama Sabina, Sabina ama Franz" recita il retro di copertina, e in effetti si potrebbe riassumere tutto così, in 2 sapienti righe.

Allora arrivi alla tanto agognata pagina 318, lo chiudi e pensi che dopo 3 giorni di intensa lettura potrebbe non rimanerti nulla.

Poi, però, ci ripensi. E lo riapri. E vedi che quasi per ogni pagina c'è un passo sottolineato.

Prendo a caso?

Prendo a caso.

Pagina 19
"Tomas allora non si rendeva conto che le metafore sono una cosa pericolosa. Con le metafore è meglio non scherzare. Da una sola metafora può nascere l'amore."

Pagina 97
"Il tradimento. Fin da piccoli il papà e il maestro ci dicono che è la cosa peggiore che si possa immaginare. Ma che cos'è questo tradire? Tradire significa uscire dai ranghi e partire verso l'ignoto."

Pagina 262
"I movimenti politici non si fondano su posizioni razionali ma su idee, immagini, parole, archetipi che tutti insieme vanno a costituire questo o quel kitsch politico."

E allora, tra 10 anni, probabilmente non ti rimarrà nulla della trama. Solo qualche idea confusa su "Tomas che ama Sabina e Tereza che ama Franz, o forse il contrario, ora non ricordo".

Ma quelle frasi, una per ogni pagina, e le idee che si portano dietro, quelle sì. Quelle rimarranno.

1 maggio 2010

The importance of seeing Ernests

Il tennis è uno sport strano.

Fateci caso.

Vi capiterà di sentire 10 commentatori al giorno che vi diranno che il calcio è una delle più belle metafore della vita, o che ogni secondo - nel basket - è il secondo più importante , o che andare allo stadio e assistere a una partita ha la stessa funzione catartico-dionisiaca di una tragedia di Sofocle o Euripide.

Li avete sentiti, vero?

Beh, del tennis nessuno dice nulla.

Perchè il tennis, tutto sommato, ai più sta sulle palle.

Un po' per il sistema di punteggio così complicato, un po' perchè è fondamentalmente uno sport da fighetti, con quelle magliette azzurrine e linde e i pantaloncini rigorosamente bianchi, un po' perchè alle Olimpiadi nessuno se ne ricorda, un po' perchè da sempre quelle ridicole racchette e quel "poff, poff" sono i segni di riconoscimenti di una classe dirigente incompetente e con la puzza sotto il naso.

Ma c'è un altro motivo per cui il tennis sta sulle palle, ai più, ed è questo.
Nel tennis non puoi difendere.
Sei avanti 1-0 5-0? Non importa. Non puoi pensare di aver già vinto, assolutamente. Certamente avere un set di vantaggio è meglio rispetto a dover recuperare, ma è completamente diverso da avere cinque gol più dell'avversario e 10 minuti da giocare o 20 punti e 3 minuti. Nel tennis, nessun ragionamento in chiave puramente conservativa può essere adottato. Niente catenaccio, niente aspettare i giri dell'orologio. Devi giocare, fare i tuoi punti, rischiare per arrivare a vedere quel maledetto 6 sul tuo tabellone.

E' per questo che il tennis non è una metafora della vita. Il tennis è una metafora di quello che credi sia la vita a 7 o 8 anni. E quando capisci che, fuori dalla terra rossa, il più delle volte conviene stare zitto, e guardare l'orologio e giocare in difesa, allora arrivi ad odiare lo sport, quello sport che credevi ti avesse insegnato così tanto.

Nonostante i commentatori, comunque, e nonostante la metafora della vita, i pantaloncini lindi e le magliette azzurrine, nonostante quelle ridicole racchette, nonostante tutto questo e nonostante il concertone, io oggi ho visto la partita.

E quel lettone lì - che giocava come vive un bambino di 7 anni, ignaro della legge del più forte e dell'ingiustizia del "vinca il migliore" - a me è entrato nel cuore.

Pensiero profondo del pomeriggio

Tutte le questioni sono risolvibili con un "guarda che è più complicato di quanto pensi".

Anche perchè, nel 99% dei casi, la questione è davvero più complicata di quanto si possa pensare.