10 maggio 2010

Senza rompere

L'avevi già fatto una volta, Emilio, qualche tempo fa.
All'epoca c'erano stati screzi con il capo sulle prime pagine dei giornali.
Avevi detto la tua, allora. O meglio, la sua. Senza risparmiarti.
Volevi fermarti, poi eri andato avanti.
E avevi detto che "Saviano si propone molto", che "va a raccontare come va in giro scortato".

L'avevi già fatto una volta, insomma, e speravo potesse bastare.

E invece no, Emilio. Ci sei cascato di nuovo.

E te ne ringrazio.
Non saprei come fare, se non avessi la mia inutile incazzatura quotidiana.

Quindi grazie, Emilio.
E grazie anche per la scelta del giorno, 32 anni dopo la morte di Peppino.

Ma si sa.
Anche di Saviano - alla fin fine - non abbiamo bisogno.

Vero, Emilio?

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