28 marzo 2010

Illogica allegria

Perchè alla fine dimentichi tutto.

Il tizio che si dimentica di salutarti da dieci anni, ma sa chiamarti al telefono per sapere come si vedono le partite su internet.
Tua madre e i suoi commentini sul "colorito linguaggio" delle Iene di Tarantino.
La batosta che potrebbero rifilarci in Piemonte e in Puglia.
Tua cugina e le sue improbabili traduzioni dall'Economist.
La tua poca voglia di parlare, di leggere, di scrivere, di commentare, di pensare.
Le tue stanche abitudini.
I tuoi amici e le loro improbabili prese di posizione.
Il tuo mal di testa.
Le piccolezze, i problemucci, le stupide preoccupazioni.

Sì, si dimentica tutto.

Basta un panino, o una faccia da scemo a un'odiosa macchina fotografica, o una sillaba impronunciabile, o un angelo azzurro. Forse non uno solo. Perchè di angeli, adesso, ne stai contando almeno tre.

E nonostante gli incontri, nonostante i compleanni, nonostante i mercoledì che si avvicinano, nonostante gli obblighi e le circostanze, nonostante le risate sguaiate degli altri lì fuori, nonostante i tuoi enormi limiti.

Nonostante tutto, alla fine ti basta un sorriso.

E stai bene.

Proprio ora. Proprio qui.

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