10 aprile 2010

A misura di una mazza

Ieri, da rappresentante di classe premuroso e ligio al dovere quale il vostro umile bloggettaro modestamente è, ho dovuto armarmi di coraggio, spirito civico e una buona dose di pazienza per affrontare il consiglio. Il consiglio di classe.

Cos'è?
Domanda giusta, per chi è uscito dal liceo da più di un paio d'anni. Cito direttamente wikipedia, chè si fa prima e meglio.

Il consiglio di classe è un organo collegiale della scuola italiana, al quale partecipa il preside, il corpo docenti, due rappresentanti degli alunni e due dei gentori.

Detto questo, torniamo al nostro piccolo apologo.

Alle 5 esatte del pomeriggio, con una puntualità che - devo dire - ha stupito anche il sottoscritto, ero lì, nel cortile dell'unico Liceo Classico della nostra meravigliosa cittadina.
Sono entrato nell'edificio e ho chiesto con tono umile e dimesso se fosse effettivamente quello, il giorno in cui si riuniva il consiglio della II B.

Dopo aver ricevuto un simpatico grugnito di assenso da parte del bidello, ho salito le scale che conducono alla presidenza, e bussato sommessamente alla porta, accolto da professori chiacchiericcianti e dalla cavernosa voce del preside.

"Manca la tua compagna. Aspettiamo altri cinque minuti".

Ma la mia compagna non è arrivata, e si è cominciato.

Sono le 5:07 pm.

"Buonasera ai docenti e ai rappresentanti della componente alunni e della componente genitori. Se non manca nessuno, direi che possiamo cominciare. Verbalizza lei, prof.ssa. G.d.C?"

"Certo. Verbalizzo io, sig. Preside."

"Bene. L'ordine del giorno riguarda l'adozione dei nuovi libri di testo. Sono tutti confermati, vero?"

"Sì, signor preside. Tutti confermati."

"Verbalizza lei, prof.ssa. G.d.C?"

"Certo. Verbalizzo io, sig. Preside."

"Verbalizzi, prof.ssa G.d.C. Il rappresentante dei genitori deve aggiungere qualcosa?"

"Io no, sig. Preside. Nessuno degli altri genitori mi ha chiamato per espormi eventuali problematiche. Evidentemente non ce ne sono."

"Verbalizza lei, prof.ssa. G.d.C?"

"Certo. Verbalizzo io, sig. Preside."

"Scusatemi... Io avrei da dire una cosa..."

"Chi sei tu? Ah, il ragazzo. Sì, dicci pure."

"Sì, mi scusi... Noi alunni avremmo avuto dei problemi con inglese. Non abbiamo un libro di grammatica e sintassi. E ci troviamo male anche con il testo di letteratura. Molti di noi stanno cercando di risolvere la questione con delle fotocopie, ma non è così facile. Non abbiamo tutti la fotocopiatrice, a casa."

"In ogni caso, non è possibile cambiarlo. Dovresti saperlo."

"Sì. Lo so."

"Verbalizzo, sig.Preside?"

"Verbalizzi, prof.ssa G.d.C. I rappresentanti possono anche uscire, grazie per la partecipazione."

Sono le 5:13 p.m.

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