Il segreto della vita è non ripetere gli stessi errori.
Perchè il dolore, lo sai, porta alla conoscenza.
E la conoscenza porta alla felicità.
Perchè rileggere le vecchie parole non aiuta a superare.
Anzi, rinnova la sensazione di abbandono.
Perchè, mio caro principe Myskin, già abbandonato una volta ( e solo ora ne ricordo il motivo ), certe cose non hanno una ragione. Non esiste un motivo.
Nastas'ya Filippovna era davvero la donna più bella, la donna più pura, un angelo che ti avrebbe salvato. L'unica degna del tuo innocente e gioioso amore.
E tu eri davvero l'uomo giusto per lei. Quello che aveva sempre sognato.
E avreste davvero avuto una vita felice, mio caro principe Myskin, con il milione e mezzo di rubli della tua eredità, e non te ne sarebbe importato nulla di quegli inetti, stupidi, mediocri mortali che non capendo il tuo animo ti chiamavano "idiota".
Perchè idiota è chi idiota fa, avrebbe risposto un tuo alter-ego, 130 anni dopo, in uno dei film più belli che il mondo abbia creato.
E invece no, mio caro principe.
Nastas'ya non c'è più. Andata via, scappata con il vile Rogozin.
Senza ragione, senza una colpa.
E ora sei qui, a perdonare. Per il tuo animo meravigliosamente puro, scevro di ogni contaminazione.
Probabilmente troverai anche tu la tua felicità. Magari quella Aglaya sposerà la tua ricchezza, e riuscirai a fartela bastare.
Ma io, carissimo principe, della tua storia non voglio saperne più nulla.
Oscura mi rimarrà la tua sorte, come oscuro è il destino degli uomini giusti, liberi, che nulla pretendono, che nulla ottengono.
Non so se avrai Aglaya. Non mi interessa. Non voglio leggerlo.
La tua Nastas'ya non c'è più.
E perchè andare avanti, mio amato principe?
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