19 febbraio 2010

De senectute iuvenum

Ora.
Io non so cosa voi intendiate con la parola "vecchio".
Ma a quanto dite, sembra che io lo sia.
Vecchio.
Vecchio dentro.

Che dire? Forse avete ragione.

Se per voi è vecchio chi non crede che un giorno di vacanza in più sia poi così fondamentale, se per voi è vecchio chi ogni tanto scrive qualcosa - per quanto orrendo - di suo, se per voi è vecchio chi cerca di informarsi, se per voi è vecchio chi crede nella politica, se per voi è vecchio chi ascolta i Traffic o Bob Dylan, se per voi è vecchio chi preferisce Lost a un'altra serata di pascolo sul corso, se per voi è vecchio chi qualche volta è d'accordo con i professori, se per voi è vecchio chi non concepisce ogni sforzo come una fatica inutile, se per voi è vecchio chi prova - e sottolineo prova - a pensare con la propria testa, se per voi è vecchio chi non gliene frega niente di andare in discoteca, se per voi è vecchio chi manifesta solo quando crede nelle ragioni della manifestazione, se per voi è vecchio chi non è totalmente obnubilato dalla gnocca, se per voi è vecchio chi non penserebbe mai a fare una cosa del genere, se per voi sono vecchio perchè " 'sta cosa l'hanno capita solo Vassa e Scolastico", allora sì.

Allora sono vecchio.

Ma non sapete quanto si stia bene. Davvero.

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